La Ferrari, la suocera, il cane e la canoa

Possibilmente anche la bicicletta, una batteria da cucina, stoviglie, materassini gonfiabili a forma di coccodrillo, isola tropicale o pescecane. E poi provviste a volontà e tutto il resto dell’equipaggiamento necessario per immergersi in un ambiente idilliaco come quello della foto d’apertura e trascorrervi una bella vacanza con una certa comodità, insieme alla propria famigliola e magari con l’aggiunta di qualche amico o parente.

Ne verrà fuori molto probabilmente un bel ricordo, che ci porteremo dietro a lungo e magari per tutta la vita.… Vai all'articolo

Naim e la setta delle prese DIN – Resto del Mondo

Uno tra gli elementi che reputo più interessanti nella gestione di un sito internet riguarda la corrispondenza che si riceve da parte di lettori e appassionati in genere. Da essa infatti spesso e volentieri si ricavano spunti interessanti per discutere e approfondire diverse questioni riguardanti la riproduzione sonora e i suoi addentellati con quanto avviene a livello della società civile.

Il suo contributo inoltre è da ritenersi fondamentale per avere il polso di quanto avviene nel microcosmo che ruota attorno alla riproduzione sonora, secondo un criterio massimamente fedele che neppure 1000 prove tecniche e di ascolto delle più svariate apparecchiature riuscirebbero a dare.… Vai all'articolo

Corsi e ricorsi storici

Approfitto della richiesta di un appassionato, per un consiglio sulla scelta di un lettore CD non esageratamente costoso, per osservare e commentare gli aspetti comuni della situazione attuale, nell’ambito della riproduzione sonora, con quella che andò a materializzarsi poco meno di un quarantennio fa. Ossia nel momento in cui si ritenne necessario fare piazza pulita dell’analogico per imporre definitivamente, allora così si pensava, il nuovo verbo del digitale.

Per prima cosa vorrei dire che reputo grandemente consolatorio il pervenirmi di richieste del genere.… Vai all'articolo

Il fabbricante ha sempre ragione?

Come non mi stancherò mai di ripetere, nell’ambito della riproduzione sonora si verificano fatti che trovano un loro parallelo nella realtà della società civile e spesso la anticipano addirittura.

Nello stesso modo in cui la società civile ha assunto nel suo assieme una deriva palesemente regressiva, in termini di concezioni, progettualità, consapevolezza, diritti, riguardo alla loro comprensione prima ancora della conseguente rivendicazione e del farne esercizio, arrivando persino a quel che riguarda il quoziente intellettivo dei singoli individui, col passare del tempo il pubblico interessato alla riproduzione sonora osserva quest’ultima e vi si rapporta secondo una tendenza altrettanto indisponibile a considerarne i postulati di fondo e quelli dati dalle condizioni in cui ha luogo.… Vai all'articolo

Strilli e urlatori: panzane a gogò

La storia c’insegna che da essa non impariamo mai nulla

G.B. Shaw

Nel gergo di redazione gli “strilli” sono quelle brevi frasi a effetto messe a bella posta in copertina, in modo tale da attirare l’attenzione e spingere a pensare che per nessun motivo al mondo ci si possa perdere la lettura degli articoli cui rimandano.

L’utilizzo di quello strumento, che spesso e volentieri sconfina nell’abuso, e in ogni caso ha il primo e più vistoso risultato nell’attribuire a quel che vi si affida la rassomiglianza alla stampa di tipo scandalistico, avviene per solito in conseguenza dell’adozione di una linea editoriale basata sul sensazionalismo.… Vai all'articolo

Analogico a lettura ottica e altre prelibatezze

Roberto mi scrive:

Buondi’ Sig. Cecchi.

scrivo per ringraziarla degli articoli sul “giradischi” veramente interessanti, anche se avrei aggiunto parimenti trattatazione teorica (semmai come link).

Comunque di seguito la mia domanda: con il ritorno all’analogico si è andata completando la piu’ completa disalfabetizazione di ascolto musicale negli ultimi cinqunt’anni. Prima il passaggio al digitale comunque e dovunque, ora il ritorno al “ANALOGICO” finto (se non sbaglio oggi tutta la musica è registrata in digitale, non piu’ tramite i vecchi REVOX a 19 cm/sec.),Vai all'articolo

Hi-Fi, istruzioni per l’uso. Che cos’è l’impianto e a cosa serve

In un’epoca ormai lontana esistevano ancora un’etica e dei valori, già allora esposti all’attacco senza quartiere del consumismo, del quale vediamo oggi gli effetti di mercificazione totale e assoluta nei confronti di qualsiasi cosa si trovi sulla faccia della Terra. In conseguenza l’informazione nel suo insieme, e ancor più quella di settore, aveva intrapreso il cammino che l’avrebbe trasformata in mera comunicazione, elemento essenziale allo scopo.

In quel periodo mi stavo avvicinando alla riproduzione sonora e la stampa di settore tentava ancora di spiegare quali ne fossero i principi di base, insieme ai rudimenti della tecnica necessari affinché si avesse almeno una minima infarinatura riguardo ai processi che la governano.… Vai all'articolo

Hi-Fi, prezzi folli e le apparecchiature che non usiamo

Stefano mi scrive:

Buon pomeriggio Claudio.

Non ci conosciamo, il mio nome è Stefano.

E’ davvero tanto tempo che la leggo e in ogni occasione capisco elementi fondamentali in un ambito tecnico che non mi appartiene.

La ringrazio per questo.

Rimango, ad ogni modo, un ascoltatore e lettore a livello musicale.

Il mio impianto è dedicato ai vinili, nonostante abbia anche diversi supporti digitali. E’ stato costruito e ha subito modifiche con il passare del tempo, anche grazie ad opportunità di acquisto che non ho necessariamente perseguito, sono soltanto capitate.

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L’impianto da due milioni di Lire negli anni 80. E oggi?

Un appassionato, credo si chiami Sandro, mi ha scritto un messaggio che per errore mio è andato perduto.

Se lo ritiene opportuno mi riscriva, in modo che possa avere le maggiori delucidazioni che avevo intenzione di chiedergli, per una risposta adeguata alla sua situazione specifica e non solo sul piano generale, come lo è quella che segue. Essendo destinata alla lettura del pur scarso pubblico che segue questo sito, per forza di cose deve affrontare una serie di argomenti non strettamente attinenti alla condizione personale del richiedente e purtuttavia necessari per la comprensione dei motivi che hanno portato alle differenze sostanziali tra oggi e allora.… Vai all'articolo

Pollai audiofili parte seconda: l’esperimento di Asch

A completamento della prima parte di questo articolo mi sembra indicato descrivere un esperimento che ritengo fondamentale per l’argomento che in essa si è trattato.

Non solo per la comprensione di determinati fenomeni, ma anche per il modo in cui un qualsiasi individuo può essere spinto a dirsi convinto di tesi che in cuor suo sa perfettamente siano errate. E, in conseguenza di quanto appena detto, come alle piattaforme in apparenza destinate alla socializzazione e alla comunicazione tra le persone si possano in realtà attribuire scopi di controllo delle percezioni e delle reazioni.… Vai all'articolo