Da Moog e Fender Rhodes all’intelligenza artificiale

C’è stato un tempo in cui il Moog e il Fender Rhodes, altrimenti noto come piano Fender, spopolavano insieme all’organo Hammond. Era appunto quello in cui la musica che si suonava aveva la sua caratteristica primaria nella libertà.

Libertà d’ispirazione e di esecuzione, senza porsi limiti o recinti di sorta, concetto fondamentale alla base del rock progressivo e di tutti i generi ad esso collegati, libertà di argomenti da toccare e approfondire per mezzo delle proprie opere musicali, il cosiddetto concept album è stato uno tra i criteri fondanti e tra le espressioni più proficue del progressive, e infine libertà di suoni, laddove per qualsiasi musicista che volesse distinguersi dagli altri sotto l’aspetto timbrico era necessario intervenire sul proprio strumento in prima persona.… Vai all'articolo

Panini volanti: intervista con Maurizio Giammarco, decano del jazz nazionale

Inizio giugno 1972: esco da scuola, ero agli ultimi giorni di terza media, e mi precipito a Villa Pamphili dove si teneva il festival rock omonimo. Si chiamava ancora Caracalla Pop, in omaggio al luogo in cui l’anno precedente si era tenuta la prima, leggendaria edizione.

I gruppi iniziarono ad avvicendarsi sul palco già dalle prime ore del pomeriggio, malgrado la luce abbagliante e il caldo non favorissero la presenza scenica e forse neppure le esecuzioni.… Vai all'articolo

I dischi di dicembre 2022

Si avvicinano le feste e almeno questa volta c’è materiale in abbondanza per renderle memorabili, musicalmente parlando. E’ in uscita una serie di riedizioni davvero imperdibili, alla faccia dei servizi adibiti alla liquidazione della musica, oltretutto a pagamento.

Fosse per loro, roba simile non avrebbe mai visto la luce, data la miseria oltraggiosa con cui retribuiscono le opere di cui permettono graziosamente l’ascolto, dietro congruo abbonamento mensile.

Tale che, se non continui a pagare vita natural durante, non ascolti più nulla.… Vai all'articolo

I dischi di ottobre 2022

Iniziamo questa rassegna con il nuovo album di Snarky Puppy, gruppo di origine texana dall’organico particolarmente ampio, organizzato in sezioni. Diversamente dal solito, oltre a quella di ottoni tipica delle formazioni  jazz di dimensioni maggiori, ce n’è una di chitarre, una di tastiere e persino una di batterie.

Una suddivisione del genere comporta un impatto particolarmente significativo, che tra l’altro presuppone sforzo e disciplina non indifferenti alfine di non trascendere in caciara, per fortuna tenuta ben lontana.… Vai all'articolo

Gli LP che spaccano – Lew Soloff “Hanalei Bay”

Come già rilevato nella prima puntata di questa rassegna, gli LP che spaccano non sono quelli che suonano semplicemente bene, ma quelli che suonano meglio, e di parecchio. Riproducendoli l’impianto si esalta. Ma se per caso non va nemmeno con il loro impiego, forse è meglio valutare un intervento sulla sua composizione e messa a punto.

Desidero fare ancora una volta presente che, a questo riguardo, è mia ferma intenzione tenermi alla larga dalla banalità delle cosiddette registrazioni per audiofili.… Vai all'articolo

I dischi di Maggio 2022

La rassegna di questo mese si apre con “Reissued: Live” di Graham Nash, in cui riprende i brani inclusi nei suoi due primi LP da solista, “Songs for beginners” e “Wild tales”. Stavolta sono eseguiti dal vivo, nella stessa identica sequenza dei due album storici, da una band di sette elementi, che oltre allo stesso Nash vede all’opera tra gli altri Shane Fontayne a chitarra e voce e Todd Caldwell, tastiere e voce. Il formato è ovviamente su doppio LP e il mastering è stato curato da Bob Ludwig.… Vai all'articolo

I dischi di febbraio 2022

In quest’edizione della rubrica dedicata a nuove uscite e ristampe discografiche, l’apertura è riservata a un album di alcuni mesi fa, che stante la sospensione prolungatasi per più di qualche tempo non c’è stato modo di presentare.

Stiamo parlando di “Zappa ’88: the last U.S. show” di Frank Zappa, pubblicato su CD doppio e LP quadruplo. Come spiega il titolo, si tratta della registrazione dell’ultima serata in terra americana di quella che sarebbe stata la sua ultima tournée in assoluto, peraltro sfortunata, quella del 1988.… Vai all'articolo

Gli LP che spaccano – Jack DeJohnette “Tin can alley”

Gli LP che spaccano non sono quelli che suonano semplicemente bene, ma quelli che suonano meglio, e di parecchio. Riproducendoli l’impianto si esalta. Ma se per caso non va nemmeno con il loro impiego, forse è meglio valutare un intervento sulla sua composizione e messa a punto.

Penso sia quasi inutile dire che, a questo riguardo, mi terrò alla larga dalla banalità delle cosiddette registrazioni per audiofili. Tranne qualche caso, si parlerà di album destinati al normale mercato discografico, sia pure d’élite, termine che per una volta assume un significato buono.… Vai all'articolo

I dischi di dicembre 2021

Dopo un periodo di sospensione, riprende la tradizionale rassegna di dischi che elenca i titoli più interessanti in uscita, tra inediti e riedizioni, nell’offerta del mercato discografico.

D’altronde questo è un sito che nel suo piccolo si oppone alla deriva inerente lo spossessamento del supporto e dei relativi contenuti a danno dei musicisti e dei veri appassionati di musica e di riproduzione sonora di qualità elevata. Per questo, entro breve la rassegna sarà affiancata da un’altra iniziativa che spero possa trovare l’apprezzamento degli appassionati.… Vai all'articolo

Musica “liquida”, il vero significato

Sono anni ormai che si parla di “musica liquida”.

Plotoni di ascari in servizio permanente effettivo battono sul ferro con ostinazione irriducibile ma non sorprendente. A loro del resto è affidato il compito di diffondere attraverso etere, stampa e rete le parole d’ordine che cadono dall’alto per essere condivise all’istante dai destinatari di quei media – o forse ne sono le vittime? – e fatte proprie senza possibilità di dubbio o riflessione alcuna.

La liquida è bella.… Vai all'articolo