Abbinamento braccio – testina fra teoria e pratica

Antonio mi scrive:

Salve. Nel ringraziare per la saggezza (e la chiarezza) che attraverso questo blog dispensi agli audiofili, vorrei porre una domanda, per capire meglio il tema dell’interfacciamento braccio-testina.

Posseggo un braccio “The Wand” (un braccio unipivot in carbonio) con il giradischi omonimo, che suona con una testina Shelter 501 II. Al momento dell’acquisto, avevo ascoltato l’insieme dal rivenditore e verificai anche la compatibilità meccanica con i dati “di targa”. IL braccio, infatti, ha massa 12,5 mentre la testina ha massa 8,1 g e cedevolezza 9 x 10-6 cm/Dyne.

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Narrazione fantastica e realtà concreta parte seconda: le considerazioni di “Mister Y”

Nella scorsa puntata di questo articolo abbiamo osservato le conseguenze del seguire a occhi chiusi la narrazione fantastica ormai imperversante in questo settore, come in qualsiasi altro abbia un lato commerciale da cui si possa estrarre un profitto, anche non economico, e le reazioni di chi avendo creduto ciecamente in essa si trova a fare i conti con la realtà concreta.

Detta narrazione, suadente ma soprattutto tranquillizzante, ci garantisce che seguendo i suoi dettami il risultato non solo è scontato ma insuperabile.… Vai all'articolo

Yamaha NS 690

Nel momento in cui ho iniziato ad avvicinarmi alla riproduzione sonora amatoriale, tanti, troppi anni fa, una cosa tra le prime che ho imparato, in quanto ripetuta ovunque e senza posa, era che i diffusori giapponesi non andavano neppure presi in considerazione.

Tutto il resto, quale che fosse, poteva andare. Ma i diffusori giapponesi no, assolutamente.

Motivo, secondo la vulgata del tempo, il loro essere realizzati in funzione di una tradizione musicale, e della conseguente estetica sonora, che non avevano nulla a che fare con quella dell’occidente.… Vai all'articolo

Pressori fonografici, come e perché

Tra le rare misure che almeno a livello teorico potrebbero avere qualche significato nell’ambito della riproduzione sonora, ci sono quelle riguardanti i giradischi, in merito alla velocità di rotazione e alle fluttuazioni della stessa.

Spiegano con quale precisione un giradischi sia in grado di approssimare il numero di giri prestabilito, di solito 33 e 1/3 al minuto oppure 45, e poi di mantenerlo il più possibile fisso, senza rallentamenti od oscillazioni attorno al valore nominale.

In realtà per i giradischi dotati di motore sincrono la velocità di rotazione è stabilita dalla frequenza di rete, che nel continente europeo è di 50 Hz ed il cui  valore può essere variato solo a prezzo di difficoltà estreme.… Vai all'articolo

B&W 804 Matrix

Vi sono oggetti che con le loro caratteristiche, oppure per via della carica simbolica e del carisma che hanno in sé, inducono un cambiamento radicale nella realtà del proprio fabbricante. E a volte persino nella categoria di prodotti cui fanno parte.

Uno tra gli esempi tipici e più noti è quello del B&W 801: diffusore che ha trasformato l’immagine del suo costruttore e cambiato la storia del settore riguardante i sistemi di altoparlanti per impiego domestico.… Vai all'articolo

Il trattamento della sala d’ascolto

In questa sede si è accennato spesso e volentieri alle cosiddette condizioni di contorno, rilevando che soprattutto a partire da un certo livello assumono un’importanza persino maggiore dell’impianto stesso.

L’acustica della sala d’ascolto è forse l’esempio più riconoscibile di tale stato di cose.

Ennesima dimostrazione per l’ingannevolezza del messaggio diffuso dalla pubblicistica di settore, secondo cui tutto sta nelle caratteristiche e nel prezzo, che di norma va di pari passo alla profittabilità, delle apparecchiature da cui è composto.… Vai all'articolo

Copland 266

Una delle fasi storiche che hanno caratterizzato l’evolversi della riproduzione sonora amatoriale è stata quella a suo tempo definita come “Rinascimento”. Sebbene un tempo vi si facesse riferimento con una certa frequenza, oggi è ormai dimenticata o quasi. Ebbe luogo nel momento in cui si comprese che ridurre a limiti infinitesimali la distorsione armonica degli amplificatori, con valori percentuali caratterizzati da un gran numero di zeri tra la virgola e la prima cifra utile, era del tutto controproducente.… Vai all'articolo

B&W CDM 1 nr.2: le mie CDM 1

di Diego Spano

La mia vita, in un modo o in un altro, è sempre stata accompagnata dalla musica. Da giovane studiando pianoforte classico prima, chitarra elettrica poi, infine facendo per un poco il musicista.

Fino a quando ho realizzato, dopo l’ennesima serata in un club, che come al solito il noleggio delle apparecchiature audio costava praticamente quanto l’incasso. Cosa che mi ha fatto venire in mente che magari sarebbe stato meglio iniziare ad acquistare pian piano gli impianti audio con gli incassi.… Vai all'articolo

Il vintage e le sue insidie 2 – Roksan Caspian

Torniamo a parlare di vintage, argomento oggi al centro dell’interesse per numerosi appassionati.

Lo spunto ce l’offre il Roksan Caspian, lettore CD a suo tempo prodotto da un marchio forse non considerato come avrebbe meritato in ambito digitale, pur avendo realizzato meccaniche che godono tuttora di una reputazione invidiabile, come il DP-1 Rok e il DP-2 Attessa.

Anche i lettori completi realizzati dal marchio in questione sono tuttaltro che da disprezzare: dimostrano in particolare la loro efficacia superiore proprio in termini di trattamento del segnale quando si trova ancora in formato digitale, aspetto in genere trascurato ma che ha un’importanza fondamentale come dimostra appunto il rendimento di quelle macchine.… Vai all'articolo

Marantz CD 63 mkII KIS

Tra le sorgenti digitali di prezzo non impossibile, il Marantz CD 63 è una di quelle che gode tuttora della reputazione migliore.

In particolare per la sua sonorità, tale da averlo incluso nel novero dei lettori preferiti per gli appassionati che non desiderano spendere somme troppo consistenti, ma neppure vogliono scendere troppo a compromessi.

Sia pure valutato con un metro piuttosto critico, è innegabile che il CD 63 abbia dalla sua doti di musicalità interessanti. Magari non è il lettore che fa saltare sulla sedia per l’esuberanza dei suoi picchi prestazionali, su alcuni parametri specifici, elemento comune tra le macchine destinate a venire a noia dopo un certo tempo.… Vai all'articolo