OTL fai da te

Ranieri mi scrive:

Claudio buongiorno. Complimenti innanzitutto per la qualità del sito, e per l’eleganza del linguaggio, oggi non comune, specie quando si tratta di questioni tecniche.
Mi sono avvicinato di recente al mondo delle valvole, mediante alcuni apparecchi vecchi ma interessanti. Adesso vorrei cimentarmi nella realizzazione di un amplificatore OTL di basso wattaggio (diciamo intorno ai 5 watt), che non sia troppo complesso da costruire e da tarare. Le sarei grato di un suggerimento in merito a un progetto disponibile.
Cordialità
Ranieri

Ciao Ranieri,
grazie della considerazione e dei complimenti.

Visto che siamo tra appassionati, potremmo darci del tu.

Non ho idea di quale sia la tua esperienza in termini di costruzione. Nell’ambito delle amplificazioni valvolari, la scelta dell’OTL è forse la più affascinante.
L’eliminazione dei trasformatori di uscita, giustamente vista come palla al piede di tali elettroniche, ha sempre stimolato la fantasia degli appassionati.
Tuttavia è anche quella più irta di problemi, non solo a livello tecnico ma anche pratico.
Col passare del tempo, la reperibilità dei tubi necessari allo scopo, tutti NOS, diventa sempre più difficoltosa. Se poi si considera che per le loro caratteristiche gli OTL pretendono esemplari in grado di rispettare tolleranze particolarmente strette, e più in generale mettono alla frusta la componentistica di contorno, emerge un quadro ancora più complesso, ai limiti della percorribilità.

A questo proposito, ritengo che l’insegnamento di Mariani, come noto uno tra i più grandi maestri del settore, non solo a livello nazionale, sia indicativo. Dopo aver esplorato l’OTL nel modo che sappiamo, l’ultima sua realizzazione è stata un amplificatore finale a stato solido, il GM 400. Prima di essa arrivò il GM 50, un push-pull di KT88 con trasformatori di uscita.

Questo non è avvenuto per caso, ritengo proprio in seguito alle difficoltà di gestione degli OTL, dovute alla innanzitutto alla reperibilità dei tubi, che il passare del tempo rende sempre maggiori, e alla complessità della procedura di selezione necessaria per l’ottenimento di un livello adeguato di affidabilità. Ricordiamo che allo scopo Mariani progettò e costruì una serie di apparecchiature ex novo, che occupavano due rack da oltre due metri di altezza ciascuno.

In tutta sincerità non saprei consigliarti uno schema percorribile e affidabile a sufficienza. C’è però il forum OTL Asylum, frequentato dagli appassionati della specialità provenienti un po’ da tutto il mondo, dove si possono trovare spunti interessanti, oltre a farsi un’idea di ciò cui si va incontro.

Per qualsiasi altra incertezza o delucidazione non hai che da riscrivere.

Un saluto
Claudio