Graaf GM 200 OTL, La Portaerei

Era più o meno la primavera del 1998 quando mi fu chiesta la disponibilità a provare un finale a valvole alquanto particolare, a dir poco, e in via preventiva mi venne spiegato che il suo costruttore non era rimasto granché contento del trattamento ricevuto dalle apparecchiature inviate in visione per una prova tecnica e d’ascolto. Per questo desiderava che l’incaricato dell’articolo si recasse presso di loro per osservare la realtà da cui traeva origine.

Stiamo parlando di Graaf, e in effetti i suoi responsabili, Giovanni Mariani per la parte tecnica e Omer Malavasi per quella commerciale, ne avevano ben donde.… Vai all'articolo

Abbinare amplificatore e diffusori a costi abbordabili

Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera da un appassionato, Giampaolo. Leggiamo cosa mi scrive:

Salve Claudio, complimenti per il suo sito.

Sono sincero quando le dico che comprendo solo in parte i suoi articoli essendo abbastanza ignorante in materia.

Sono un ormai sessantenne che ha di recente riscoperta l’antica passione per l’ascolto della buona musica. Ecco il punto: ho sempre messo l’aggettivo buono davanti “la musica” anziché davanti il termine “ascolto”. Ho sempre privilegiato l’aspetto artistico e creativo dell’autore, per i miei gusti si intende, alla qualità dell’impianto sonoro, pur entro certi limiti di decenza dell’impianto utilizzato.

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Sansui AU 888

Il modo con cui si guardano gli oggetti del passato credo costituisca un indicatore tra i più attendibili dell’età reale di un individuo. Il giovane riconosce immediatamente gli elementi della loro obsolescenza, che gli risultano estranei e quindi sostanzialmente incomprensibili. Col crescere dell’esperienza invece, quegli stessi elementi sono osservati in maniera meno critica, se non fin quasi con affetto, proprio perché appartenenti a un’epoca vissuta in prima persona, nei confronti della quale c’è spesso il ricordo, se non un fondo di nostalgia.… Vai all'articolo

Voxson H 302: agli albori dell’hi-fi italiana

A parte il fatto che ora ho alle spalle un numero rilevante di anni in più, la differenza più significativa che passa tra il momento attuale e quello in cui ho iniziato ad avvicinarmi alla riproduzione sonora di qualità, all’inizio del decennio 1970, è che allora il prodotto hi-fi italiano non esisteva.

Di li a poco sarebbe arrivato il Galactron Mk 16 a fare scalpore, forse il primo italiano salito alla ribalta, quantomeno nazionale, di un settore altrimenti monopolizzato dal prodotto estero.… Vai all'articolo

Accuphase E 203

Per la seconda puntata della serie “I Quattro dell’Apocalisse”, eccoci alle prese con uno degli amplificatori integrati più noti della storia della riproduzione sonora amatoriale.

E anche dei più desiderati. A questo proposito ricordo come a cavallo tra la fine degli anni settanta e i primi anni 80, tra i sogni miei e di altri appassionati che frequentavo all’epoca, ci fosse proprio lui, l’E 203. Ce n’era un esemplare nel negozio in cui ci recavamo spesso in pellegrinaggio, e talvolta si riusciva persino a comperare qualcosa, ma non passava volta che non lo ascoltassimo almeno per una buona mezzora, sempre più convinti che fosse esattamente l’oggetto cui ambire più di ogni altro.… Vai all'articolo

Ho cambiato amplificatore e sono scontento. Ora che faccio?

Andrea di Vicenza mi ha inviato il messaggio che segue;

Buongiorno Claudio.
Innanzitutto un grazie per l’ospitalità e per il riscontro al mio commento sul tuo bellissimo articolo “Dieci piccoli inglesi”, quindi un grazie per l’aiuto qui offerto per l’eventuale miglioramento al suono del mio impianto.

Come detto, dal ‘94 ho avuto un amplificatore NAD 302 per lungo tempo abbinato ad una coppia di B&W DM600i a sospensione pneumatica, posizionata in una libreria. Con questo impianto seppur modesto ho ottenuto sonorità gradevoli senza bisogno di sostituzioni fino allo scollamento delle sospensioni in gomma.

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Audio Research SP 4 + McIntosh MC 502

Ognuno ha le sue idee e anch’io, nel mio piccolo, ho ovviamente le mie. Tra quelle riguardanti il settore della riproduzione sonora, una delle prime è che se si ambisce a mettere insieme un impianto capace di dare vere soddisfazioni, ossia un’idea almeno vaga di trovarsi di fronte all’evento reale, la prima cosa da fare è evitare i Quattro dell’Apocalisse.

Non mi riferisco a uno dei classici del western all’italiana, genere che nella completa assenza degl’intenti celebrativo-propagandistici dell’epopea coloniale trovava il miglior punto di distinzione e contrapposizione sostanziale agli originali di provenienza hollywoodiana, dei quali era invece un elemento imprescindibile.… Vai all'articolo

Graaf GM 100, il bell’anatroccolo

Per molto tempo il GM 100 è stato il meno considerato tra gli amplificatori finali Graaf di costo maggiore. Stretto com’era nella morsa tra due esemplari di gran razza come il GM 20 e il GM 200 non ha avuto vita comoda, cosa che del resto, in quelle condizioni, sarebbe stata ardua per chiunque.

Il GM 100 non era un vero e proprio OTL, come lo erano invece gli altri due. La sua sigla infatti portava il suffisso TL, che sta per Transmission Line, significando l’impiego di una tecnica basata sulla presenza di un trasformatore prima delle uscite.… Vai all'articolo

“L’alba di una nuova era”

Tra le stranezze più curiose dell’essere umano c’è quella che pur con la sua intelligenza, ritenuta tale da non avere confronti in un qualsiasi altro essere vivente dell’universo conosciuto, si lascia influenzare nelle sue idee e percezioni, quindi nei suoi atti, dalle convenzioni che lui stesso si è dato per i motivi più vari. Il più comune di essi è la comodità.

Finisce così col credere a cose del tutto inesistenti, malgrado basti l’impiego del minimo di raziocinio ricevuto in dono da Madre Natura per rendersi conto che sono tali e portano a eseguire azioni sostanzialmente prive di senso compiuto.… Vai all'articolo

Marantz PM 7000 – 2: la controprova

Poco più di un anno fa ci siamo occupati di un amplificatore integrato Marantz PM 7000. Sottoposto a un intervento piuttosto radicale, ne ha ricavato un miglioramento in termini di qualità sonora persino inatteso, un po’ su tutti i parametri.

Buona parte dell’articolo andava a sottolineare le numerose contraddizioni realizzative di quell’apparecchiatura, tipiche per le logiche della produzione di grande serie.

Ora di PM 7000 ne è arrivato un secondo esemplare, di colore nero, che sotto questo aspetto mette ancor più in evidenza l’abito mentale tipico per la categoria di apparecchiature cui appartiene.… Vai all'articolo