Preamplificatore Audio 2C Minitube

Il Minitube deriva dal desiderio di realizzare un preamplificatore a valvole di costo contenuto, ma ugualmente in possesso di doti sonore tali da soddisfare le richieste di un appassionato esigente, che non abbia intenzione di spendere le cifre oggi necessarie per oggetti dalla musicalità superiore alla media.

In foto è raffigurata la versione a due telai, con alimentazione separata a doppio toroidale, scelte piuttosto atipiche per un pre economico. Il Minitube è disponibile anche in versione a telaio singolo di dimensioni standard.

Il tema tecnico del Minitube è se vogliamo l’espressione più tipica della filosofia Audio 2C, che si prefigge l’ottenimento di determinati risultati attraverso la massima semplicità, ossia la rimozione del più elevato numero possibile di ostacoli nel percorso del segnale. Abbinata all’impiego, per tutto quanto non sia possibile eliminare, di componentistica della qualità più elevata possibile in relazione ai costi preventivati.

Dunque il Minitube si avvale di una circuitazione minimalista ma con componentistica che ha dimostrato le sue doti soprattutto in termini di sonorità: resistenze Kiwame, condensatori audiophile, filtraggio CLC con bobine NOS a 3 stadi avvolte con filo Litz e capacità di filtraggio da amplificatore finale. Il cavo utilizzato nel cablaggio interno, per quel che riguarda le linee di segnale, è completamente realizzato a mano. Il telaio è stato curato per l’abbattimento delle risonanze interne. Il selettore degli ingressi è un Palazzo a contatti dorati, mentre per la regolazione del volume è utilizzato un Alps RK 27.

 

Il Minitube utilizza una coppia di valvole equivalenti alle E88CC, dal mio punto di vista meglio adatte alle caratteristiche soniche da me desiderate, in termini di dinamica, fluidità e precisione ai livelli inferiori di segnale. La connessione tra i due telai avviene per mezzo di un cavo con connettore Neutrik XLR; le connessioni per quattro sorgenti e un’uscita di segnale sono realizzate mediante connettori con isolatori in teflon, scelta che ormai da tempo non è più da dare per scontata anche su elettroniche di costo non indifferente.

Insomma, se il Minitube è un preamplificatore a valvole economico, le scelte operate per la sua costruzione non lo sono assolutamente. Anzi, eccedono quelle tipiche di prodotti commerciali di prezzo elevato.

Alla prima accensione il preamplificatore, nella configurazione a due telai, ha esibito una musicalità fuori dal comune, che ha destato in me grande sorpresa. Quando ho deciso la sua realizzazione sapevo che avrebbe dato ottimi risultati, ma non mi sarei mai aspettato che arrivassero a livelli simili.

Nitidezza, precisione, sensazione di presenza degli esecutori in ambiente, in particolare per le voci, capacità di scendere così a fondo nell’indagine per la timbrica degli strumenti, dimensioni della scena sonora e tridimensionalità in tali proporzioni non sembrerebbero possibili da un preamplificatore di taglia e costi contenuti, incluso oltretutto in un impianto alquanto curato per gli elementi di contorno ma tutt’altro che allo spasimo.

La caratteristica sonora che colpisce maggiormente, tuttavia, è la dinamica. Sembrerebbe impossibile che un’elettronica di dimensioni simili possa liberare simili quantità di energia, l’influsso delle quali si ripercuote in maniera evidente, e per forza di cose, sul comportamento dell’amplificazione finale. Questo è ancor più sorprendente se si considera il contesto di particolare raffinatezza della sonorità in cui si esprime tale prerogativa.

Non una cattiveria fine a sé stessa, insomma, ma un piglio di risolutezza poco comune, che nell’amalgama col resto degli elementi alla base della sonorità del Minitube concretizza doti di realismo poco comuni a ogni livello e pressoché uniche nella classe di appartenenza.

Al di là dei parametri specifici, che oltrepassati certi livelli vanno a perdere di importanza e finiscono sullo sfondo, sono le sensazioni di naturalezza e grande piacere d’ascolto nel complesso che predominano, attribuendo al preamplificatore Minitube la sua connotazione più tipica.

Questo è un elemento che mi diverte parecchio: ottenere determinati risultati con l’impiego di quelle che somigliano a corazzate e con i costi conseguenti, non dà molta soddisfazione. Sembra quasi qualcosa di scontato, anche se in pratica è stato dimostrato un gran numero di volte che non lo è assolutamente. Tutt’altro invece è farlo con l’impiego di un oggetto dalle caratteristiche siffatte e soprattutto dai costi abbordabili, che mette anche alla portata di un appassionato sprovvisto di capacità di spesa illimitate la possibilità di realizzare un impianto dalle doti sonore finalmente soddisfacenti: non solo nei primi momenti d’ascolto, ma anche e soprattutto a lungo termine.