Analogico a lettura ottica e altre prelibatezze

Roberto mi scrive:

Buondi’ Sig. Cecchi.

scrivo per ringraziarla degli articoli sul “giradischi” veramente interessanti, anche se avrei aggiunto parimenti trattatazione teorica (semmai come link).

Comunque di seguito la mia domanda: con il ritorno all’analogico si è andata completando la piu’ completa disalfabetizazione di ascolto musicale negli ultimi cinqunt’anni. Prima il passaggio al digitale comunque e dovunque, ora il ritorno al “ANALOGICO” finto (se non sbaglio oggi tutta la musica è registrata in digitale, non piu’ tramite i vecchi REVOX a 19 cm/sec.),Vai all'articolo

Gli LP che spaccano – Jack DeJohnette “Tin can alley”

Gli LP che spaccano non sono quelli che suonano semplicemente bene, ma quelli che suonano meglio, e di parecchio. Riproducendoli l’impianto si esalta. Ma se per caso non va nemmeno con il loro impiego, forse è meglio valutare un intervento sulla sua composizione e messa a punto.

Penso sia quasi inutile dire che, a questo riguardo, mi terrò alla larga dalla banalità delle cosiddette registrazioni per audiofili. Tranne qualche caso, si parlerà di album destinati al normale mercato discografico, sia pure d’élite, termine che per una volta assume un significato buono.… Vai all'articolo

Sony PS-FL9, il giradischi che credeva di essere un lettore CD

Quando si è in procinto di lanciare un nuovo sistema di riproduzione, radicalmente diverso da tutto quel che c’è stato fino al momento prima, e con la consapevolezza che non sarà trascurato alcunché per far si che abbia non solo il successo maggiore ma elimini qualsiasi concorrenza nel tempo più breve, può accade di sovrastimare gli effetti che da esso deriveranno.

Prendendo atto delle nuove modalità operative e delle funzioni che sarebbero state permesse dal formato audio digitale e dal supporto che lo avrebbe reso fruibile, il CD, non era così fuori dal mondo pensare che sarebbero state desiderate anche nella riproduzione dei “vecchi” dischi analogici.… Vai all'articolo

Contraddizioni in Hi-Fi

Come in ogni settore ad elevato contenuto tecnologico, per orientarsi nell’offerta ogni giorno più vasta di apparecchiature hi-fi è necessario conoscere dispositivi, tecniche, modalità d’impiego, principi funzionali, parametri e altro ancora.

Anche quando si è raggiunta buona dimestichezza con uno scibile che oltre a risultare di comprensione difficoltosa per i “non addetti ai lavori” impone un aggiornamento continuo, che se si tiene alla propria salute mentale occorre a un certo punto lasciar perdere, è facile incappare in qualche passo falso.… Vai all'articolo

Fonorivelatori: MM o MC?

Se esiste un ambito in cui il dualismo è all’ordine del giorno, è proprio quello della riproduzione sonora amatoriale.

Stato solido contro valvole, digitale contro analogico, sospensione pneumatica contro bass reflex, dotazione essenziale contro manopole e lucine e così via: di esempi se ne potrebbero fare fino alla noia e oltre.

L’essenziale sembra sia schierarsi, intrupparsi in una fazione per quale che sia, secondo una logica più indicata per  tifoserie da stadio sempre più inclini a trasformarsi in gruppi di ultràs, che per esseri umani le cui azioni dovrebbero essere sperabilmente improntate al raziocinio.… Vai all'articolo

Vinile anni ’70 e insonnie audiofile

Un appassionato di vecchia data mi ha inviato il messaggio pubblicato di seguito. Dato che l’argomento da lui sollevato non è solo d’interesse generale ma ha una serie d’implicazioni non indifferente, per analizzarlo con un minimo di esaustività è necessario lo spazio di un articolo vero e proprio invece di quello occupato dalla solita risposta.

Vediamo innanzitutto cosa scrive:

Buongiorno, i complimenti per ciò che scrive e come, cosa non indifferente. La profondità tecnica e i collegamenti interdisciplinari, diciamo, rendono i suoi articoli molto interessanti e densi, buon materiale per fare riflessioni complesse.

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L’obi dell’analogico

Nel gergo dei collezionisti di materiale discografico, l’obi è la fascia posta sugli LP di stampa giapponese che riporta in ideogrammi il titolo dell’album, il suo autore ed eventualmente i partecipanti alla registrazione. Si tratta di un oggetto dalla funzione pratica sostanzialmente nulla nel mondo occidentale, tuttavia la presenza o l’assenza di questo particolare possono influire in maniera considerevole sulla valutazione dell’LP di cui fa parte.

Del resto ogni forma di collezionismo ha la sua componente compulsiva e malgrado si tratti di un accessorio in origine ideato per funzioni meramente utilitaristiche, ha assunto in qualche modo lo status di oggetto di culto.… Vai all'articolo

Vinile, che fare?

La parabola compiuta dal vinile, e più in generale dal sistema di riproduzione analogico nel corso degli ultimi quattro decenni, ritengo sia per molti versi emblematica.

Non era ancora arrivato a esprimere fino in fondo il suo potenziale, quando è stato sostanzialmente eliminato. Non tanto dal digitale, quanto dalla vera e propria frenesia, strumentale, che ha caratterizzato le diverse fasi di sviluppo e diffusione dell’allora nuovo formato. Ne sono stati contagiati per primi i suoi ideatori e sviluppatori, anche per via dell’urgenza di rientrare nel più breve tempo possibile degli investimenti affrontati al riguardo, ma soprattutto la stampa di settore.… Vai all'articolo

Audiosilente Blackstone Reference

C’è una prima volta per ogni cosa. Eccoci così alla prima prova di un’apparecchiatura che trova il suo spazio su II Sito Della Passione Audio.

Difficilmente si sarebbe potuto immaginare un esordio migliore, dato che per l’occasione ci occupiamo nientemeno che dell’Audiosilente Blackstone Reference.

Non si tratta soltanto di una tra le sorgenti analogiche più interessanti oggi disponibili, ma di un giradischi unico, per una lunga serie di particolarità concettuali e realizzative.

Ma soprattutto musicali.… Vai all'articolo

Analogico, il punto della situazione

Nello stato di crisi che si trascina ormai da tempo immemore, e a questo punto dà l’impressione di essere virtualmente irreversibile, c’è stata una fase in cui alcuni settori della riproduzione sonora amatoriale hanno evidenziato una tendenza al rialzo. Tra questi possiamo annoverare quello delle cuffie, dei convertitori D/A e soprattutto dell’analogico.

Per ognuno c’è stata una motivazione particolare. In special modo per le cuffie, che hanno potuto beneficiare dell’effetto di trascinamento prodotto dai telefonini dotati delle funzioni di riproduzione, oltreché dai lettori MP 3, fino ad imporsi quale unico sistema di riproduzione di qualità superiore alla media, deprimente, di questi anni, noto alla fascia di pubblico più giovane.… Vai all'articolo