I file L’una

Dopo i file audio relativi alla prova del giradischi Audiosilente Blackstone Reference, Il Sito Della Passione Audio mette a disposizione degli appassionati anche quelli realizzati durante la prova d’ascolto dei diffusori Esse Quadro L’una 177.

Si tratta di un modo per dare un ulteriore elemento di valutazione, in prima persona e ben più tangibile rispetto a una descrizione più o meno articolata di quel che si è ascoltato o anche di un carnet di verifiche di laboratorio prive di legame con la realtà.

Le registrazioni sono state eseguite direttamente nella sala d’ascolto, a partire dal medesimo impianto utilizzato per ricavare le impressioni riportate nell’articolo dedicato ai diffusori e con l’identico set up.

Quindi, seppure con l’intermediazione del dispositivo di registrazione, e di quelli utilizzati da ciascun appassionato per la riproduzione, è possibile ascoltare proprio quello che c’era nell’aria durante la prova dei L’una 177.

Rispetto alla volta scorsa sono intervenuti alcuni cambiamenti nella catena di registrazione, con l’impiego di una coppia di microfoni AKG C 1000 S mkIV, collegati al registratore per mezzo di cavi Audio 2C Zen Linea in versione bilanciata con conduttori in rame per il collegamento al registratore.

Malgrado la qualità dei microfoni ampiamente migliorata rispetto a quelli a corredo del registratore, che in ogni caso sono tutt’altro che da buttar via, nell’ascolto delle registrazioni è possibile cogliere la presenza di rumore di fondo, essenzialmente fruscio. Questo dipende dall’abbinamento dei C 1000 con la sezione d’ingresso del registratore utilizzato, che per forza di cose più di tanto non può dare.

Si tratta del resto di un elemento comune a qualsiasi registratore dalla compattezza sufficiente a essere portato in giro. Da un lato per lo spazio ridotto a disposizione e dall’altro perché si è costretti ad alimentare con tensioni molto basse lo stadio d’ingresso microfoni, il componente di gran lunga più critico per questa tipologia di apparecchiature. Le batterie di bordo più di tanto non possono dare, dovendo inoltre essere preservate in misura tale da attribuire all’oggetto una sufficiente autonomia di funzionamento.

E’ altrettanto vero che malgrado il livello di uscita dei mcrofoni utilizzati sia nella norma, e anzi di un qualcosa più elevato rispetto ad altri esemplari confrontabili, dovendo reggere pressioni sonore che vanno oltre i 135 dB, le pressioni tipiche dell’ascolto in ambiente domestico facciano loro poco più che il solletico, rendendo necessario alzare più del dovuto il livello d’ingresso del registratore.

Allo scopo sto realizzando un preamplificatore microfonico, che per l’occasione purtroppo non è venuto pronto. Per il suo tramite spero in primo luogo di risolvere il problema e poi anche di migliorare ulteriomente la qualità sonora dell’intera catena di ripresa. Con il suo impiego sarà possibile entrare nel registratore attraverso gli ingressi di linea, presumibilmente più silenziosi ma anche meno critici, proprio per via della loro sensibilità minore.

Quanto al registratore, è sempre il Tascam DR 40 che tanta buona prova di sé ha dato in questi mesi, durante i quali è stato anche per registrazioni dal vivo, una passione che mi porto dietro in pratica da sempre.

Come di consueto è stato utilizzato in modalità CD, ossia per produrre segnale digitale con frequenza di campionamento pari a 44,1 kHz e profondità di 16 bit, in modo da poter essere ascoltato anche senza disporre di apparecchiature particolari.

Il monitor delle registrazioni è stato eseguito mediante cuffie AKG: la K 141 mKII e la K 240 Studio.

Di esse ci occuperemo nel prossimo futuro.

I file non sono stati sottoposti ad alcun intervento di elaborazione che potesse variare le caratteristiche dell’emissione dei diffusori catturate dai microfoni utilizzati.

Gli unici interventi sono stati di editing, ossia inerenti l’eliminazione delle fasi di silenzio ed eventualmente l’applicazione di dissolvenza in entrata e in uscita quando il brano è stato tagliato, per eliminarne parti non significative dal punto di vista del test di ascolto o per ridurre il peso dei file.

Per quanto riguarda l’ascolto, sarebbe meglio evitare di effettuarlo attraverso PC o peggio telefonini. Proprio perché la povertà delle loro sezioni di uscita comprometterebbe la qualità del segnale, andando a costituire un collo di bottiglia tale da non permettere più la restituzione sufficientemente fedele almeno di una parte dell’effettiva sonorità dei diffusori presi in esame.

La modalità di registrazione, con il posizionamento dei microfoni secondo il sistema X-Y, permette di riprodurre i file anche mediante l’impianto audio e i diffusori ad esso collegati. Meglio tuttavia eseguire l’ascolto con una buona cuffia, che probabilmente riuscirà ad avvicinarsi meglio alla sonorità effettiva della registrazione. L’impiego della catena di riproduzione più semplificata possibile, infatti, va a introdurre un minor numero di aberrazioni.

Due parole infine per l’impianto utilizzato nell’ascolto dei diffusori, composto esclusivamente da apparecchiature Audio 2C, a parte il lettore CD Sony CDP-XB 920 utilizzato come trasporto digitale. E’ stato comunque sottoposto a un intervento di ottimizzazione piuttosto approfondito, che ha riguardato in particolar modo l’alimentazione. Il convertitore D/A è l’Audio 2C DAC 99t con sezione di uscita valvolare, il preamplificatore è l’Audio 2C MTAS, valvolare a 2 telai con alimentazione separata, i finali Audio 2C MOS ZR1, monofonici a mosfet. Cavi di alimentazione, digitali, di segnale e di potenza Audio 2C e l’immancabile Risonatore di Schumann hanno completato l’impianto utilizzato per l’ascolto dei diffusori e l’effettuazione delle registrazioni.

Qui di seguito i link da cui scaricare i file, in formato WAV.

Nel caso si verifichino difficoltà di scaricamento dei file, prego di avvertirmi, per mezzo del modulo commenti, in modo che possa provvedere a caricarli su siti alternativi. Grazie.

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