Lettori digitali: usati o ultimo modello?

Umberto di Roma mi scrive:

Buona Sera Claudio, grazie innanzitutto dello spazio e di aver creato questo sito sempre pieno di spunti interessanti. Ti volevo chiedere quali passi in avanti sono stati fatti secondo te nella progettazione di lettori cd, non considerando l’introduzione dei nuovi formati poi falliti. Vale ancora la pena comprare un lettore usato di 15-20 anni fa? O ci si deve orientare verso qualcosa di più recente?

Ciao Umberto e grazie a te per la domanda.

Mi fa un grande piacere che apprezzi Il Sito Della Passione Audio, a proposito del quale gli argomenti interessanti che riguardano la riproduzione audio per fortuna non mancano. Almeno per ora. Anche per via della trascuratezza al riguardo tipica della pubblicistica di settore, al di là del supporto che utilizza, più che mai decisa a fare soltanto da vetrina per le apparecchiature. Quindi per forza di cose non considera i numerosi argomenti che potrebbero aiutare gli appassionati nella loro crescita. Forse si preferisce che restino il più possibile all’oscuro rispetto a tante questioni, per motivi immaginabili.

Venendo al tuo quesito, dare una risposta univoca non è possibile, dipende da caso a caso e soprattutto dai costi che si ha intenzione di affrontare. Al momento attuale al prezzo di un lettore intermedio si può acquistare una macchina di gran classe con qualche anno sulle spalle, ma ancora in grado di lavorare egregiamente per chissà quanto tempo. Oppure con una spesa irrisoria si può comperare un lettore usato più che dignitoso. Che magari con qualche ritocco potrebbe diventare una bestiolina capace di dare più di qualche dispiacere a macchine con cui non lo si riterrebbe paragonabile.

Poi potrebbero esserci esigenze particolari, come quelle di utilizzare un PC per la musica liquida, e al riguardo molte macchine attuali dispongono di presa USB adibita allo scopo. Un’altra variante potrebbe essere data dall’impiego del lettore, se come macchina a sé stante oppure come unità di trasporto abbinata a un DAC esterno. In questo caso l’eventuale presenza nelle macchine più moderne di sezioni di conversione compatibili con i formati recenti potrebbe passare in second’ordine.

A tale proposito va fatta chiarezza su un elemento sovente trascurato da molti appassionati. Gli stadi di conversione compatibili con i formati più recenti hanno dalla loro una velocità maggiore, dovuta proprio alla necessità di operare su frequenze di campionamento più elevate. Questo aspetto potrebbe rivelarsi vantaggioso anche con i formati più stagionati. per quel che riguarda la qualità sonora. Gli appassionati dimostrano di essere molto sensibili al riguardo, forse in conseguenza di quel che trovano scritto in giro, in cui di solito si attribuisce al convertitore un’importanza maggiore al dovuto. Lo si fa perché editorialmente e dal punto di vista pubblicitario è un’argomento pagante, che oltretutto permette di attribuire al lettore digitale una certa immagine.

Va tenuto conto però che come al solito non conta tanto il convertitore in sé e per sé, quanto le condizioni in cui lo si fa operare. In termini di alimentazione, sezione di uscita e così via. Quindi il convertitore X, al quale si tende ad attribuire una caratterizzazione univoca in termini di qualità sonora, in realtà può suonare in maniera eccellente oppure men che mediocre, proprio in conseguenza delle condizioni in cui il costruttore ha deciso di farlo funzionare. Questo è un argomento generalmente sottaciuto, e così si vedono appassionati che si accapigliano riguardo ai presunti meriti di un convertitore rispetto all’altro, senza rendersi conto che stanno parlando di cose prive di senso, qualora non si considerino gli elementi di contorno.

Diciamo comunque che i miglioramenti più significativi per le macchine di ultima generazione riguardano appunto i convertitori più moderni e la presenza dell’ingresso USB, anche se poi rispetto a macchine di qualche anno addietro potrebbero dover scontare una realizzazione eseguita maggiormente in economia. Quindi come dicevo prima, la valutazione non può che essere effettuata caso per caso.

Detto questo, spero di averti dato una panoramica sufficiente a far si che tu possa prendere una decisione più consapevole, tenendo presente che in questi casi il modo migliore per togliersi i dubbi dalla testa è procedere a un ascolto approfondito delle macchine che ti interessano maggiormente. Se possibile nelle condizioni più efficaci al riguardo, ovverosia sul tuo impianto, anche se non è sempre possibile, anzi in realtà non lo è quasi mai

Se hai altri dubbi non esitare a riscrivere.

Saluti.