Sony PS-FL9, il giradischi che credeva di essere un lettore CD

Quando si è in procinto di lanciare un nuovo sistema di riproduzione, radicalmente diverso da tutto quel che c’è stato fino al momento prima, e con la consapevolezza che non sarà trascurato alcunché per far si che abbia non solo il successo maggiore ma elimini qualsiasi concorrenza nel tempo più breve, può accade di sovrastimare gli effetti che da esso deriveranno.

Prendendo atto delle nuove modalità operative e delle funzioni che sarebbero state permesse dal formato audio digitale e dal supporto che lo avrebbe reso fruibile, il CD, non era così fuori dal mondo pensare che sarebbero state desiderate anche nella riproduzione dei “vecchi” dischi analogici.… Vai all'articolo

La pulizia del disco nero

Croce e delizia degli appassionati di riproduzione sonora, ai tempi d’oro dell’analogico e oggi per i molti chi si rivolgono o sono tornati ad esso, è la gestione del supporto vinilico.

In particolare per quello che è da sempre il suo punto debole principale, l’attitudine a sporcarsi.

Essendo fatto appunto di vinile, materiale incline di per sé a caricarsi elettrostaticamente, l’LP è un attrattore efficacissimo di polvere e contaminanti vari. Questi vanno a depositarsi nei suoi solchi e, pressati dalla puntina che scorre in essi, poi con l’aiuto dei grassi utilizzati per facilitare il distacco dalla pressa di stampaggio e tranne casi rari  mai più rimossi, col tempo causano disturbi all’ascolto e non sono semplicissimi da rimuovere.… Vai all'articolo

Liquida e streaming: questione di comodità – 2

Un frequentatore piuttosto assiduo del sito, Alberto, ha inviato il commento che segue. Poiché va a toccare una serie di punti tuttaltro che indifferente, a loro volta meritevoli dello spazio più indicato per essere affrontati nel modo opportuno, invece della solita risposta ho deciso di dedicargli un articolo vero e proprio, come faccio di tanto in tanto quando ne ravviso l’opportunità

Vediamo allora cosa ha scritto il nostro amico.

Ciao Claudio,
Come sempre, tanta carne al fuoco in questo articolo!

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Liquida e streaming: questione di comodità

Dopo il WAF, che ha permesso di portare a livelli inusitati la cura per l’estetica delle apparecchiature, così da meglio celare la loro banalità tecnica e l’inadeguatezza della sonorità spingendone i prezzi alle stelle, oltre a rendere l’uomo più dipendente da mogli e compagne riguardo a cose che a loro interessano poco o nulla, la parola d’ordine nel panorama attuale della riproduzione sonora è comodità.

Da qualche tempo la sento ripetere immancabilmente quando mi capita di scambiare qualche parola con un utilizzatore di streaming e musica liquida.… Vai all'articolo

Contraddizioni in Hi-Fi n.2: ibridazioni e reiterazioni

Non avevo ancora finito l’articolo dedicato alle “Contraddizioni in hi-fi” che mi scrive Flavio, per sottopormi un quesito ad esse attinente.

Ho deciso di approfittarne, dato che mi permette di fare il punto riguardo a consuetudini e luoghi comuni piuttosto diffusi nell’ambito della riproduzione sonora amatoriale

Buongiorno Claudio,

complimenti per il tuo essere “fuori dal coro” e per i consigli e i chiarimenti che elargisci a tutti noi “appassionati”.

Ascolto esclusivamente  musica liquida, pilotando il tutto con un imac, con soundflower che prende il segnale e lo trasferisce ad un dac, e poi al mio amplificatore.

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Contraddizioni in Hi-Fi

Come in ogni settore ad elevato contenuto tecnologico, per orientarsi nell’offerta ogni giorno più vasta di apparecchiature hi-fi è necessario conoscere dispositivi, tecniche, modalità d’impiego, principi funzionali, parametri e altro ancora.

Anche quando si è raggiunta buona dimestichezza con uno scibile che oltre a risultare di comprensione difficoltosa per i “non addetti ai lavori” impone un aggiornamento continuo, che se si tiene alla propria salute mentale occorre a un certo punto lasciar perdere, è facile incappare in qualche passo falso.… Vai all'articolo

Fonorivelatori: MM o MC?

Se esiste un ambito in cui il dualismo è all’ordine del giorno, è proprio quello della riproduzione sonora amatoriale.

Stato solido contro valvole, digitale contro analogico, sospensione pneumatica contro bass reflex, dotazione essenziale contro manopole e lucine e così via: di esempi se ne potrebbero fare fino alla noia e oltre.

L’essenziale sembra sia schierarsi, intrupparsi in una fazione per quale che sia, secondo una logica più indicata per  tifoserie da stadio sempre più inclini a trasformarsi in gruppi di ultràs, che per esseri umani le cui azioni dovrebbero essere sperabilmente improntate al raziocinio.… Vai all'articolo

Un trittico di nome: Naim CD 5i+Nac 92+Nap 90

Nell’ambito delle apparecchiature destinate alla riproduzione sonora amatoriale, i prodotti Naim fanno caso a sé per soluzioni tecniche, utilizzative e più che mai per la clientela potenziale cui si rivolgono.

Al tempo erano indicati come l’unica alternativa alle elettroniche Linn per chi utilizzasse giradischi di quel costruttore, ovvero il Sondek, macchina pluriosannata e per molto tempo ritenuta dai suoi estimatori l’unica in grado di riservare al supporto vinilico il trattamento ad esso congeniale.

Non solo, per trarne il meglio era opinione comune, o meglio legge non scritta e come tale mille volte più efficace, che fosse imprescindibile abbinarvi elettroniche e diffusori dello stesso marchio, secondo una logica contraria rispetto agli usi e costumi del settore, forse più vicina a quella degl’impianti coordinati.… Vai all'articolo

I “magici” lettori CD degli anni 80

Qualche giorno fa ho ricevuto il messaggio seguente.

Buongiorno sig. Checchi, ho scoperto da poco il suo sito che trovo molto interessante e, oltre a complimentarmi con lei, vorrei approfittare della sua conoscenza in materia Hi-Fi per chiederle cosa ne pensa della teoria che vedrebbe i primi lettori CD degli anni 80 come macchine estremamente bensuonanti, e come panacea di tutti i problemi che affliggono il loro formato.
In particolare vorrei sapere se ha mai ascoltato e come considera l’idolatrato Grundig CD 7500 o Philips CD 303, a detta di molti un lettore sensazionale rimasto insuperato da tutto ciò che è venuto dopo.

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Marantz CD 6006

Sostituito da pochissimo nel catalogo Marantz, il CD 6006 è stata una tra le macchine più diffuse in un settore che sta conoscendo il periodo forse più buio della sua vita ormai quasi quarantennale.

Infatti è stretto in una sorta di morsa a tenaglia in cui l’analogico da un lato e l’audio liquefatto dall’altro ne stanno erodendo sempre più gli spazi vitali.

Ottimo motivo per dedicargli la propria attenzione: non essendo un settore alla moda, è quello in cui è possibile spuntare i prezzi migliori, sia per i riproduttori che per i supporti.… Vai all'articolo