Questione di imprinting

Rosario mi (ri)scrive:

Al mio sintoampli.Marantz 2270 ho adattato per l’audio 2 casse bose 901 serie V. La scelta è stata giusta oppure ho sbagliato? Queste casse erano un mio desiderio di gioventù e alla prima  occasione perché sono in ottimo stato le presi!

Caro Rosario,

non di rado le esperienze fatte in gioventù vanno a costituire una sorta di imprinting che poi ci portiamo dietro per il resto della vita.

Chi si compera l’Alfa GT che sognava da ragazzo, chi come me continua ad apprezzare il genere musicale che in gioventù lo ha attirato maggiormente, anche perché stiamo parlando di un’epoca in cui la creatività era ben altra cosa rispetto a quella di oggi: di esempi se ne potrebbero fare a bizzeffe.

Di sicuro allora non sei l’unico ad aver fatto una scelta simile, non tanto per il modello del diffusore ma per le ragioni in base alle quali gli hai accordato la tua preferenza.

Se la tua idea era quella di mettere insieme un impianto vintage, dal punto di vista diciamo così filologico la tua scelta credo sia inappuntabile. I Bose 901 sono infatti tra i diffusori più rappresentativi della loro era. Non solo per la loro tipicità, ma anche in quanto testimonianza che a quell’epoca la creatività dei progettisti poteva spaziare maggiormente rispetto a quel che accade al giorno d’oggi, in cui le linee guida sono molto più rigide. Con la conseguenza che tecnicamente le apparecchiature si somigliano molto di più l’una alle altre e le differenze più significative sono spesso relative all’estetica.

I 901 sono comunque tra i diffusori che più mi impressionarono quando ebbi modo di ascoltarli, proprio per l’ampiezza del fronte sonoro che potevano ricreare. Certo, allora l’esperienza era molto minore e ancor più diversi erano i parametri che si possedevano. Resta il fatto che ricordo ancora vividamente quell’evento. Parecchi anni dopo ebbi l’occasione di riascoltarli e sinceramente mi lasciarono molto più freddo. Il che spiega appunto che se l’impressione ricavata da un determinato avvenimento ci resta impressa nella memoria, non vuol dire che ad anni di distanza la stessa esperienza debba destare sensazioni simili.

Credo quindi che l’ultima parola stia a te, quanto al livello di soddisfazione che ottieni dall’impiego di quel diffusore. Dal momento stesso che mi fai una domanda simile, forse anche tu non sei del tutto convinto. Fare una valutazione a distanza non è facile: di sicuro ci sono diffusori ben più prestanti agli estremi banda, viceversa l’ampiezza del fronte sonoro, la bellezza della gamma media e la naturalezza tipica dei monovia, anche se parzialmente inficiata dalla presenza dell’equalizzatore, che spero sia a corredo della coppia in tuo possesso in quanto faceva parte della dotazione di origine, potrebbero essere ancor oggi difficili da contrastare per un diffusore di tipo più tradizionale.

Questo, abbinato alla rappresentatività fuori discussione del 901, potrebbe far pendere un eventuale giudizio riguardo alla tua scelta sul versante positivo.

A presto!