Piccoli monitor

Toni M. mi scrive:

Buongiorno Claudio, apprezzo molto i tuoi commenti… hi-end in generale. Scusami se mi permetto, volevo chiederti un consiglio per l’acquisto di due diffusori che ho già avuto in passato nel.mio secondo impianto. Il dubbio è tra Harbeth Studio 30 e Rogers LS 5/9. Un mio amico li vende e devo scegliere, perché non posso acquistarli entrambi. Musicalmente mi piacciono molto, per la prima ci sarebbe il problema ricambi etc. Conosco entrambi: Rogers piu rigoroso, Harbeth piu ruffiano… Il problema sarebbe trovare ricambi per la prima. Sto fuori dal giro di appassionati amici da parecchio e non sono aggiornato. Il mio timore è che i woofer Rogers si rompano. Si, perché spremo SEMPRE tutto come limoni: casse, amplificatori… Ascolto a volumi elevati e ora le elettroniche pesanti le evito. Ricordi del passato, con gli Spectral ho fatto fuori diversi mini…

Che faccio?

Ciao Toni, grazie per l’apprezzamento e la fiducia. In pratica è come se tu negli anni ’60 mi avessi chiesto: meglio sposare la Loren o la Cardinale? Io che posso risponderti? Tutte e due. Anzi, se poi ti sposi anche la Sandrelli ancora meglio!

Scherzi a parte, perdona la mia franchezza ma se le tue abitudini di ascolto sono quelle che mi dici, forse nessuno dei diffusori che hai menzionato fa al caso tuo. Volendo scegliere tra di essi, temo che dovrai ridimensionare alquanto le pressioni sonore abituali per i tuoi ascolti. Magari un buon valvolare di potenza media potrebbe aiutarti a ottenere un buon compromesso, dato che l’aumento di distorsione più graduale da cui è caratterizzato quel tipo di amplificatori, quando arrivano al sovraccarico, si rivelerebbe meno dannoso per l’incolumità dei diffusori.

Viceversa, gli stato solido, quando arrivano al clipping tendono a produrre una quantità di distorsione che passa istantaneamente da livelli infinitesimali a elevatissimi, con una salita pressoché verticale. Proprio le condizioni tipiche nelle quali, se si insiste oltre certi limiti e non si riduce del necessario la rotazione della manopola del volume, è più probabile bruciare altoparlanti anche piuttosto robusti. Proprio la brutta esperienza in cui mi racconti di essere incappato.

Può essere evitata controllando che la sonorità dell’impianto resti sempre pulita e non dia cenni di irruvidimento, caso in cui è sufficiente ridurre la rotazione della manopola del volume di quel tanto che basta per riportare a sonorità alle condizioni migliori. Caratterizzate appunto da sostanziale assenza di distorsioni e garanzia di incolumità degli altoparlanti.

Detto questo, con i miei gusti forse preferirei le Rogers, per la loro sonorità un pochino più rigorosa. E’ anche vero, però, che nella mia esperienza con le LS 3/5 ho potuto verificare che alcune soluzioni scelte a livello di crossover, inerenti le reti di compensazione adottate, tendono a penalizzare sensibilmente la naturalezza di quel diffusore e la sostanza della sua emissione. E’ sempre questione di preferenze, ma personalmente preferisco sopportare per qualche istante una volta ogni tanto qualche lieve difetto timbrico, piuttosto che dover convivere per il 100% della durata dell’ascolto con una penalizzazione del genere, che tarpa le ali al diffusore nel suo complesso e in tale misura. Scelte di questi tipo sono state adottate anche per il 5/9, nato ugualmente come monitor BBC. La sua origine ha prodotto scelte progettuali ben precise, che hanno le loro conseguenze sulla sonorità del diffusore, spesso non tenute nel dovuto conto dagli appassionati.

In un esemplare destinato a un impiego così specifico, appunto il fare da piccolo monitor per gli impieghi dell’ente radiotelevisivo inglese, oltretutto molto rigoroso nelle sue idee e nelle sue scelte, le esigenze di linearità della risposta sono di gran lunga prevalenti su quelle che riguardano la naturalezza della sonorità. Pregiudicata appunto dall’impiego di reti di compensazione tanto complesse nella rete di crossover. Il motivo è semplice: la necessità di gran lunga più importante, per quel diffusore, era di mettere i tecnici del suono nelle condizioni di poter attribuire l’equilibrio timbrico migliore alle riprese da cui derivavano le trasmissioni. Elemento che però non è sinonimo di naturalezza di emissione, quando ottenuto non per mezzo delle caratteristiche proprie degli altoparlanti, ma appunto con manipolazioni del segnale fornito loro mediante la rete di filtraggio, che a tale proposito producono quasi sempre conseguenze peggiori del male che si propongono di curare. Almeno a livello di naturalezza di emissione e quindi di piacere d’ascolto, cose che alla BBC interessavano ben poco, dato che quei diffusori non avevano il compito di gratificare i tecnici che li utilizzavano, ma metterli nelle condizioni di svolgere al meglio il loro lavoro.

Ecco perché diffusori nati per l’impiego professionale, cui una certa fascia di appassionati tende ad attribuire proprietà taumaturgiche, in una sorta di auto-subordinazione, a livello di fascia di utilizzatori e di scopo, alla “casta superiore” dei tecnici. Quando invece spesso e volentieri sono degli zucconi irrecuperabili, anche per via delle loro origini professionali e culturali. Ecco perché alla resa dei conti i prodotti nati per gli impieghi professionali possono rivelarsi molto meno efficaci di quanto si potrebbe credere per gli scopi tipici degli appassionati. Quantomeno nei confronti di diffusori nati per privilegiare la naturalezza dell’ascolto, invece di parametri tecnici che con essa possono avere poco o nulla a che vedere. Poi che anche esemplari simili siano al momento attuale piuttosto difficili da reperire, tantopiù a costi abbordabili, è un elemento che non sposta di una virgola il fulcro della questione.

Dopo tutto questo bel discorso, che a te potrebbe interessare fino a un certo punto ma è necessario fare quando si parla di monitor, che siano i BBC per i quali c’è chi arriva a spendere somme inverosimili o professionali in genere, forse sceglierei i Rogers. Anche se non attenderei un solo istante per liberarli di tutto quanto tarpa loro le ali a livello di naturalezza. Esperimento che ho già fatto e ha dato risultati di livello superiore alle attese, soprattutto nell’abbinamento a sorgenti ed elettroniche di qualità.

Spero di esserti stato utile, ma se hai altri dubbi non esitare a riscrivere.

In bocca al lupo coi tuoi nuovi diffusori!