C’è stato un tempo in cui il Moog e il Fender Rhodes, altrimenti noto come piano Fender, spopolavano insieme all’organo Hammond. Era appunto quello in cui la musica che si suonava aveva la sua caratteristica primaria nella libertà.
Libertà d’ispirazione e di esecuzione, senza porsi limiti o recinti di sorta, concetto fondamentale alla base del rock progressivo e di tutti i generi ad esso collegati, libertà di argomenti da toccare e approfondire per mezzo delle proprie opere musicali, il cosiddetto concept album è stato uno tra i criteri fondanti e tra le espressioni più proficue del progressive, e infine libertà di suoni, laddove per qualsiasi musicista che volesse distinguersi dagli altri sotto l’aspetto timbrico era necessario intervenire sul proprio strumento in prima persona.… Vai all'articolo