Giradischi e tappetino

Davide mi scrive:

Ciao Claudio,

questa è la terza lettera, diamoci del tu… 😀
Per le casse ho arrangiato al momento con un paio di Jamo E825 che i miei usavano come parte di un home theatre da loro poco utilizzato.
Forse lontane dalla tipologia che mi avevi suggerito, ma la resa audio è migliorata non poco.

Ti chiedo un piccolo consiglio ora, sono alla ricerca di uno slipmat nuovo per il mio giradischi di max 5mm di altezza.
Il gira che ho è un Dual DTJ 301 USB, un simil-Technics 1200 come modello e struttura, niente a che fare con i modelli degli anni ’70. Ha la superficie del piatto in metallo, e quindi che materiale considerare per il nuovo mat da metterci sopra, per eliminare le risonanze e mantenere quanto più aderente possibile il disco?

In settimana mi arriverà un foglio di sughero (pagato 7 € su amazon) per provare ad autocostruirmene uno, applicando in seguito un foglio di antirombo adesivo, come visto su un sito audio.

E’ una soluzione credibile?
Tieni conto che lo spessore di 5mm mi serve per far lavorare il braccio in pari, visto che il giradischi non ha la regolazione del VTA (in alternativa leggendo sui forum si parla di mettere uno spessore tra shell e testina, ma mi sembra un metodo discutibile).

Prenditi tutto il tempo per digerire il trittico vigilia/Natale/Santo Stefano e grazie in anticipo.

Davide

 

Ciao Davide,
innanzitutto ti ringrazio per la tua assiduità. Certamente tra appassionati il tu va benissimo, e senza bisogno di arrivare alla terza lettera ;-).

Il miglioramento che hai ottenuto è un’ottima cosa. Quindi hai già fatto un passo avanti.

Per il tappetino, il sughero è tra i materiali più utilizzati, per via delle sue proprietà smorzanti.
Per questo motivo doppiarlo con bitume potrebbe essere eccessivo, a meno che il tuo giradischi abbia una sonorità particolarmente esasperata sul medioalto.

In quel caso però ritengo che si dovrebbe intervenire sule vere cause del problema e non tentare di contrastarlo con un errore di segno opposto.

Il mio consiglio quindi è di iniziare provando solo con il sughero. Il tappetino ha un’importanza fondamentale per la sonorità del giradischi e tende a evidenziare le caratteristiche di risonanza del materiale da cui è composto. Credo quindi che il bitume, abbinato al sughero, gli attribuirebbe una sonorità gommosa e fin troppo tendente al chiuso.

Il bitume adesivo può essere utilizzato più efficacemente per foderare la parte inferiore del piatto, limitandone la risonanza propria, e le superfici interne del giradischi, ottenendo risultati più interessanti.

Se usando solo il foglio di sughero lo spessore non è sufficiente per ottenere il parallelismo del braccio, poco male. Si tratta infatti di un altro dei dogmi presi in maniera acefala da molti appassionati e diffusi in modo anche peggiore dalla pubblicistica di settore.
La regolazione del VTA è giusta non quando si appaga il senso della vista, ma nel momento in cui il giradischi suona al meglio. Ovvero quando l’angolo tra cantilever e piano del disco approssima quello del bulino incisore, di solito superiore a quello tipico dei fonorivelatori in commercio e purtroppo diverso da disco a disco.
Un VTA leggermente superiore, ovvero con il braccio un pochino puntato, ti darà un dettaglio maggiore e una sonorità più chiara e definita.
Evita per quanto possibile l’interposizione di qualunque cosa tra testina e shell.

Se la sonorità dovesse risultare troppo chiara, il mio consiglio è di aumentare lo spessore del tappetino usando del cartoncino bristol, materiale sottile e dalle ottime proprietà antirisonanti, che quindi puoi usare anche sovrapponendo in più strati fino a ottenere il risultato voluto. Che torno a ripetere, non è quello geometrico ma quello sonoro.
Meglio ancora, puoi provare il cartoncino grigiastro usato in genere per le scatole da scarpe.
Eventualmente potrai modificare la sonorità del tappetino così ottenuto ponendo l’uno o l’altro dei materiali da cui è composto a contatto con il disco.

Dal momento che ti ci trovi, rivedi anche l’equilibratura del braccio e l’impostazione corretta del peso di lettura.

Il bloccaggio migliore per il disco sul piatto si ottiene con un pressore fonografico, fortemente consigliato.
Anche in quel caso l’interposizione di un cartoncino tra disco e clamp può migliorare percettibilmente la qualità del suono.