Consigli e consiglieri

Vittorio mi scrive:

Caro Claudio, con il Graaf GM 100 piloto le Sonus Faber Extrema, diffusori notoriamente non facili. A me l’abbinamento piace ma alcuni e anche Tezzon di Sonus Faber mi hanno consigliato uno stato solido tipo i Viola (troppo costosi) gli Audia flight, Accuphase. Altri consigliano Jeff Rowland M5, Mark Levinson 332, 23, o come faceva Serblin gli Spectral. A me con il GM 100 piacciono. Forse non avranno la potenza bruta di uno stato solido ma suonano eccome se suonano. Forse con questi stato solido che ho indicato guadagneranno in potenza e grinta ma la naturalezza e rotondità rimarranno? Il resto è dell’impianto è un lettore cd Golmund 39DA e il preamplificatore Graaf 13.5. Saluti.

Caro Vittorio, sappiamo bene con le chiacchiere c’è chi riesce a far camminare i treni. Tantopiù in un settore come quello della riproduzione sonora, nel quale il tasso di mitomania è particolarmente elevato.
Come ho scritto nell’articolo dedicato agli OTL, ho sentito un GM 100 ridicolizzare letteralmente amplificazioni che sulla carta non avrebbero dovuto vederlo manco in fotografia, come gli Halcro DM 68. Non solo perché di costo dieci volte maggiore, e pari quello di un appartamento, ma anche per le loro modalità realizzative, monofonici, e la loro stazza, di fronte alla quale il GM 100 appariva come un nanerottolo. Oltretutto secondo la critica e il pubblico che le va dietro avrebbero dovuto essere insuperabili sotto ogni profilo, anche per via dei risultati eccellenti al banco di misura.

Si dà il caso però che al nostro udito, se minimamente educato ad apprezzare sonorità musicali invece di un effettismo speciale tanto deteriore quanto inutile, di quei bei grafici e dei numeri ancor più convincenti, in apparenza, che li accompagnano non gliene freghi un bel nulla. Anzi, sembra volersi prendere gioco degli sforzi fatti per ricavare tutta quella carta e delle persone che si affannano al riguardo, evidenziando con frequenza sconcertante come le apparecchiature che ottengono i risultati migliori alle misure, una volte messe alla prova dei fatti, dimostrano tutta la loro mediocrità.
A comprovare una volta di più questa realtà, in quell’occasione il giudizio dei presenti fu unanime. Come ho già scritto tra di essi c’era anche la persona di scarsa esperienza che risponde al nome di A. J. Van den Hul.
Come ha ridicolizzato quelle, stai tranquillo che il GM 100 porrebbe in un’evidenza imbarazzante le limitazioni di molte tra le elettroniche che ti sono state consigliate.
Detto questo ti domando: tutte queste persone che elargiscono consigli con tanta sapienza, poi vanno anche a dimostrarne la giustezza alla prova dei fatti?
Sinceramente ho i miei dubbi. E’ probabile invece che le tue fondate perplessità troverebbero un riscontro immediato.
Lascia parlare le persone, che proprio in base alle cose che dicono dimostrano di dover fare ancora parecchia esperienza prima di poter esprimere giudizi che, oltre a non essere campati in aria, siano di qualche utilità alle persone e non solo ai fini di produrre incertezze e spese inutili. E’ evidente che chi si esprime in un certo modo non abbia ancora ben chiari vari concetti fondamentali nell’allestimento di catene di classe elevata.

La mia convinzione, inoltre, è che chi realizza un diffusore, si chiami come vuole, se mi viene a dire che può funzionare solo con un”amplificazione costosissima, non sta facendo altro che certificare il fallimento: suo e del suo prodotto.

Poi occorrerebbe finalmente comprendere che il suono di un impianto non è dato solo dalle apparecchiature da cui è composto, in particolare a certi livelli, ma anche e soprattutto dalle condizioni in cui le si fa operare. Che più sale il livello generale in termini di qualità e più assumono rilievo.

Tuttavia si insiste a consigliare sempre e soltanto il cambio di apparecchiature. Che è la causa della sindrome endemica numero 1 tra gli appassionati: l’eterna insoddisfazione. Che per essere raggiunta e mantenuta tale, tra l’altro, comporta spese di grande rilievo. Torno a ripetere anche che la sindrome endemica numero 2 è quella inerente il rimpianto per l’apparecchiatura leggendaria che si è venduta, tanti anni fa. Ma se andava così bene perché ci si è disfatti di essa? Forse lo si è fatto a propria insaputa?

Sinceramente non mi spiego come sia possibile, dopo aver sbattuto la testa un numero di volte imprecisato, non capire che a furia di cambiare apparecchiature non si approda mai a niente. Viceversa, è proprio quanto più le si migliora, seppure a furia di cambiare si possa ottenere tale risultato, cosa di cui ho i miei dubbi, che si mettono sempre meglio in luce i problemi derivanti dalla trascuratezza delle condizioni in cui le si fa operare.

Del resto di queste cose non parla mai nessuno, men che meno le riviste o i siti internet che non siano www.claudiochecchi.it: molto più comodo e remunerativo dedicarsi completamente a fare da vetrina per le apparecchiature che si susseguono una dopo l’altra, reiterando tutte le medesime mediocrità di fondo. E’ evidente che così facendo si spingono le persone a credere che la riproduzione sonora sia solo fare continui cambi, dato che in sostanza è quello e non altro che si prospetta. Lasciando intendere che la qualità “assoluta” sia solo una questione di portafoglio: basta averlo ben rigonfio. Purtroppo le cose stanno in maniera ben diversa e sono le continue lamentele degli appassionati a certificarlo come meglio non si potrebbe, anche se al riguardo si fa finta di nulla.

Tornando al tuo quesito c’è poi un altro aspetto: si può usare il finale che si vuole, anche il più potente di questo mondo, ma se non lo si spinge adeguatamente, sembrerà sempre carente. Viceversa, un esemplare meno prestante ma supportato come si deve da sorgente e preamplificatore, darà sensazioni molto migliori a livello energetico.

Quindi i giudizi espressi in base a valutazioni aleatorie tipo casse difficili e simili lasciano il tempo che trovano: quello che conta sono i risultati che si ottengono sul campo. A questo proposito inviterei chi elargisce i consigli che ti sono stati dati a portare a casa tua il finale che è convinto possa fare così bene e vedere se poi è così superiore al tuo GM 100. Personalmente ritengo che insieme ai loro finali quelle persone farebbero la fine dei famosi pifferi di montagna, che vennero per suonare e furono suonati.

Questo a patto che il tuo GM 100 sia in condizioni ottimali per quanto riguarda le valvole finali e il resto dei componenti attivi.

Poi se vuoi migliorare, eventualmente potresti fare un pensierino ad aggiornarlo, magari insieme al preamplificatore e al limite al lettore CD, così da metterli nelle condizioni di esprimere appieno il loro potenziale. Allo stesso tempo potresti curare anche le condizioni di contorno, che sono sempre molto importanti.

In questo modo andresti a spendere una somma decisamente inferiore a quella necessaria per l’acquisto di uno di quei finali, che oltretutto rappresentano un’incognita. Così facendo manterresti la sonorità che apprezzi tanto, dimostrando in questo capacità di giudizio che altri evidentemente non hanno, trasposta però su un livello qualitativo sensibilmente superiore. A quel punto a certe amplificazioni e ai loro mentori gli faresti proprio ciao ciao con la manina. O, per dirla in gergo motociclistico, li sverniceresti.

Resta poi da vedere il motivo in base al quale quei diffusori siano così “difficili”.

Al riguardo ho le mie idee in merito ma per ora mi sembra di aver detto già abbastanza. Fermo restando che se vuoi delucidazioni te le darò volentieri in privato.

Un caro saluto e spero di ritrovarti al più presto su queste pagine.